I caricatori frontali McCormick non vanno considerati quali attrezzature ausiliarie dei trattori ma quali vere e proprie estensioni funzionali, strutture progettate in collaborazione con gli stessi tecnici che progettano i trattori e quindi perfettamente integrate nella macchina a livello meccanico, idraulico ed elettronico
Quando si parla di “manutenzioni aziendali” si sintetizzano in una espressione quanto mai concisa tutte quelle attività che agricoltori e allevatori devono espletare per permettere alle rispettive organizzazioni di operare in maniera razionale ed efficiente. Attività che non sempre sono indotte da esigenze di produzione, ma che se non affrontate finirebbero col dar luogo disagi aziendali che si rifletterebbero negativamente proprio sulle produzioni. Esempi in tal senso la necessità di mantenere sempre pulite le corsie delle stalle o quella di dar luogo a impilaggi sicuri e stabili delle balle, manufatti che vanno poi trasferiti nei luoghi di utilizzo in maniera rapida e altrettanto sicura.
Chiaro a questo punto che anche le manutenzioni aziendali così come le lavorazioni in campo è bene siano affrontate giovandosi di meccanizzazioni specifiche, meglio se portate anteriormente al trattore così da risultare a vista per l’operatore. In tale ottica risulta preziosa le presenze di attacchi a tre punte e prese di forza anteriori, nel caso si debbano espletare solo attività di pulizia e sgombero, e quella dei caricatori frontali, se alle pulizie ai brandeggi si devono anche aggiungere attività di brandeggio e impilamento.
Normalmente attacchi a tre punte e prese di forza anteriori sono sempre forniti quali optional direttamente dai costruttori dei trattori, mentre non sempre ciò accade quando si ritiene di dover disporre di un caricatore frontale nonostante si tratti di un attrezzo che con la sua massa, le sue tecnologie funzionali e le sue prestazioni deve integrarsi nel trattore in maniera omogenea ed equilibrata.
Proprio per tale motivo McCormick anni fa decise di mettere a disposizione dei suoi clienti caricatori frontali propri, mezzi progettati in collaborazione con gli stessi tecnici che progettano i trattori e quindi studiati in modo da non risultare attrezzature aggiuntive, ma vere e proprie integrazioni funzionali dei trattori, “protesi” operative che McCormick garantisce in termini di abbinamento a ogni singola macchina e anche in termini funzionali e operativi. Montati già di fabbrica e all’ordine, ma disponibili anche in aftermarket, i caricatori della Casa emiliana si propongono in quattro diverse serie per quanto riguarda strutture, contenuti e rapporti prezzi/prestazioni così da poter equipaggiare l’intera gamma McCormick nel rispetto delle possibilità di investimento di ogni singola azienda.
Comuni le costruzioni, attuate sempre e solo con acciai alto resistenziali, le verniciature anti corrosione, i piedini di appoggio regolabili e i sistemi di aggancio e sgancio rapidi sia per la struttura dell’attrezzo sia per i suoi collegamenti elettrici e idraulici, con questi ultimi che però vedono le loro possibilità di attacco modulabili in base al tipo di attrezzatura che andrà poi montata sui finali dei bracci.
Cambiano invece le prestazioni di ogni caricatore in base alle caratteristiche del trattore cui è destinato, le piastre di attacco delle attrezzature e anche le metodologie di gestione, sempre però affidate alla presenza di un joystick installato in consolle. Nel suo complesso una gamma quanto mai variegata, attrezzi installabili anche su trattori equipaggiati con eventuali sollevatori frontali, che non penalizzano gli angoli di volta delle ruote e che alla qualità costruttiva McCormick abbinano anche il vantaggio di godere delle stesse garanzie che coprono i trattori.
Ogni serie un profilo di missione
I caricatori Mccormick sono proposti in quattro serie con quella di attacco costituita dai modelli “Mc”, caratterizzati da un telaio a sezione rettangolare realizzato con acciaio “Hle”. Sono versatili, di facile utilizzo e vantano un prezzo competitivo. Un gradino più su la gamma “Mi”, realizzata sulla base di un telaio rinforzato a sezione rettangolare e costruito con acciaio “Hle” ad alto limite di elasticità. Gamma di segmento medio, capace di coniugare la convenienza con risposte elevate in termini di qualità, prestazioni e funzionalità.
Performance superiori sono assicurate dalla gamma “Mt” i cui telai monoscocca sono costruiti con un acciaio speciale “Domex” racchiudono la quasi totalità degli impianti idraulici. Al top la gamma “Mp”, sempre basata su telai monoscocca costruiti con acciaio speciale “Domex” ma conformati in modo da assicurare la massima visibilità alloggiando al proprio interno sia i tubi dell’idraulica sia il sistema di sospensione “Genius System”. A parte la gamma “Compact” studiata per accessoriare i trattori compatti mediante strutture realizzate con acciai “Hle”.
Tecnologie esclusive
Una delle attività più stressanti cui devono far fronte gli operatori riguarda la necessità di livellare i carichi in fase di brandeggio. Per minimizzare tale incombenza McCormick ha messo a punto due sistemi di autolivellamento, uno meccanico e uno idraulico, che garantiscono alzate e ritorni livellati senza che l’operatore debba intervenire lavorando di Joystick.
Quest’ultimo è inoltre disponibile in quattro diverse configurazioni denominate “Basic”, “Profi”, “Advanced” e “Speed”, che permettono di gestire eventuali terze e quarte linee idrauliche, eventuali distributori elettroidraulici e anche i cambi di marcia.
Ben sei le piastre portattrezzi una delle quali specifica per le attrezzature a marchio McCormick e di serie o in optional a seconda del modello la sospensione “Genius System”, operante tramite due accumulatori di azoto per far lavorare il caricatore in modo lineare e senza strappi. La sospensione assorbe le sollecitazioni del terreno e le vibrazioni difendendo da queste caricatore e trattore, riduce il consumo dei pneumatici e garantisce un miglior comfort operativo.
Titolo: Caricatori frontali McCormick per macchine ad alte prestazioni
Autore: Redazione
